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Rischi connessi ai gas prodotti dagli insilati

Durante il raccolto, il riempimento del silo e nelle prime 2-3 settimane di insilamento, si producono vari gas. I gas di insilamento possono accumularsi nella trincea, nei mucchi e nelle altre strutture di stoccaggio, ma anche nelle stalle ed essere fatali sia per gli esseri umani che per gli animali.

Tenersi a distanza dall’insilato

  • Tenersi a distanza dal silo o dal cumulo per 2-3 settimane dopo il riempimento.
  • Non entrare nei silos verticali dopo averli riempiti.
  • Se si deve entrare o aprire un silo entro le prime 3 settimane di fermentazione:
    • Far in modo di ventilare il silo in modo tale da eliminare i gas prodotti dalle fermentazioni.
    • Indossare sempre dispositivi di protezione per le vie respiratorie e mantenersi in contatto con una persona al di fuori del sito di stoccaggio dell’insilato.
  • Nei primi giorni di fermentazione, se i teli di una trincea, un mucchio o un silobag, si gonfiano, è necessario lasciare che il gas si disperda. Una volta terminata questa operazione, richiudere l’insilato, per evitare che penetri dell’ossigeno.

Fare attenzione alla presenza di gas arancioni o marroni

  • Il diossido d’azoto (NO2) è più pesante dell’aria ed è caratterizzato da un colore giallo-marrone e un odore simile alla candeggina.
  • I livelli più elevati di NO2 si riscontrano solitamente fra 24 e 72 ore dopo che il foraggio è stato insilato, ma può essere prodotto fino a 3 settimane dopo l’insilamento.
  • Il diossido d’azoto può essere prodotto in tutte le strutture di stoccaggio, dalle trincee ai silos verticali.
  • Non avvicinarsi mai a un insilato che emette gas da arancioni a giallo-marroni: lasciare che il gas si dissolva completamente.
  • A seconda della concentrazione di NO2 la presenza di questo gas si può avvertire da una sensazione di bruciore nel naso, nella gola e/o nel petto. L’esposizione a livelli elevati di NO2 può causare problemi respiratori o perfino la morte, a volte rapidamente, prima ancora che si siano avvertiti sintomi respiratori.
  • Qualora si avverta anche una leggera irritazione alla gola o tosse nei pressi di una struttura di insilamento, allontanarsi e andare subito in un luogo arieggiato. Rivolgersi immediatamente alle cure di un medico se si sospetta di essere stati esposti al NO2.
  • Per maggiore sicurezza, lasciare che ogni tipo di gas arancione o giallo-marrone si dissolva completamente prima di avvicinarsi all’insilato.

Figura 1: Presenza di biossido d’azoto in prossimità di un insilato

Non aprire l’insilato in ambienti chiusi

  • L’anidride carbonica (CO2) è un gas inodore, incolore, insapore, più pesante dell’aria. È particolarmente pericoloso, soprattutto nei silos verticali, nei quali la CO2 sostituisce l’ossigeno negli spazi confinati in cima alla torre.
  • Ovviamente viene prodotta anche trincee, silobag o mucchi, e va dunque fatta molta attenzione quando si aprono gli insilati.
  • Fare attenzione, nell’aprire l’insilato della nuova stagione, specialmente in ambienti chiusi.

Ulteriori letture in materia

Consultate queste pubblicazioni, scritte da esperti di insilato, per ulteriori informazioni sulla sicurezza dell’insilato.

 

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