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Problemi connessi al desilamento

Il desilamento può presentare diversi problemi. L’insilato viene aperto ed esposto all’aria (ossigeno). In presenza di ossigeno, le muffe e i lieviti che erano rimasti inattivi a causa dell’ambiente anaerobico, possono proliferare. Questa proliferazione è la causa primaria del riscaldamento dell’insilato, che può causare perdite di sostanza secca e di proprietà nutritive.

Una gestione appropriata del desilamento aiuta a mantenere l’integrità della struttura e della superficie dell’insilato, preservandone la qualità.

Limitazione delle perdite da desilamento

Quando il foraggio viene desilato, accertarsi di osservare le seguenti precauzioni:

  • Rimuovere tutto l’insilato deteriorato
  • Verificare che il fronte dell’insilato rimanga verticale e compatto
  • Rimuovere abbastanza insilato per evitare il riscaldamento, ma senza tenere il foraggio ammucchiato durante la notte, prima di distribuirlo in mangiatoia
  • Tenere fermi i bordi dei teli di copertura con dei pesi, in modo da evitare la penetrazione d’aria
  • Scoprire il meno possibile la parte alta, normalmente protetta dal telo, scoprendo solo la porzione consumata giornalmente

Rimozione dell’insilato

Nelle trincee, mantenere la parete leggermente concava [dall’alto al basso] in modo da evitare che si formino pericolose sporgenze di foraggio in alto.

Cercare di tagliare l’insilato, piuttosto che strapparlo. Lo strappo aumenta la penetrazione di aria nell’insilato, favorendo la proliferazione di microrganismi aerobi.

Fresa: è il sistema migliore, siccome presenta diversi vantaggi:

  • Non causano linee di frattura che permettono all’aria di penetrare nella massa dell’insilato
  • Mescolano l’insilato lungo l’altezza totale del fronte della trincea, promuovendo quindi una maggior omogeneità della razione.
  • Rompono i grumi di insilato, aiutando a ridurre i tempi di miscelazione
  • Lasciano un fronte dritto, che impedisce la penetrazione d’acqua nella massa.
  • Possono causare minori danni al macchinario utilizzato per rimuovere l’insilato dalla trincea

BunkDefacer

Pala caricatrice: è uno strumento particolarmente diffuso. La pala, però, causa una notevole manomissione del fronte. Una volta manomesso il fronte, una maggiore quantità d’aria può penetrare nell’insilato. Ciò può portare a una costante instabilità dell’insilato e a una riduzione del suo valore nutritivo. Si abbassano anche il contenuto di sostanza secca e l’appetibilità del foraggio. È consigliabile dunque procedere “grattando” il fronte lungo tutta la larghezza della trincea.

Griffa a pettine: La griffa a pettine è fissata a un braccio telescopico e raschia il fronte dell’insilato, permettendo di rimuovere uno strato relativamente sottile di foraggio, senza alterare la densità del fronte. Non è, però, efficiente come la barra desilatrice. Comunque, si tratta di un sistema adattabile a qualunque tipo di trincea o cumulo. Le griffe non sono adatte per i silobag.

Desilatore a blocchi: I desilatori a blocchi aiutano a mantenere l’integrità e la densità del fronte dell’insilato, ma comportano solitamente un lieve allentamento dell’insilato. I desilatori a blocchi rimuovono un’intera sezione del fronte o un blocco delimitato della massa insilata. La profondità di ogni blocco è notevole, quindi la rimozione dell’insilato dall’intera superficie del fronte avviene lentamente, e può richiedere alcuni giorni. Inoltre.

Quantità desilata

Il desilamento va fatto per quantità appropriate. Rimuovere inutilmente troppo foraggio espone la massa dell’insilato all’ossigeno per lunghi periodi.

Le quantità di desilazione generalmente consigliabili sono:

  • Da 6 a 12 pollici, cioè da circa 15 cm a 30 cm, di insilato al giorno da un silobag o dal fronte di una trincea o di un cumulo, avvicinandosi al massimo delle suddette quantità soprattutto nei periodi caldi o laddove l’insilato è meno denso.
  • Per quanto riguarda i silo verticali, si consiglia di rimuovere 4 pollici, cioè 10 cm al giorno, durante l’estate e 2 pollici, cioè 5 cm al giorno, durante l’inverno

In caso di riscaldamento, proteggere il fronte aperto con una rete spessa, che metta in ombra l’insilato permettendo però all’aria di circolare. Questa tecnica aiuta anche a proteggere l’insilato dagli uccelli. La protezione del fronte con un telo plastico, invece, crea un ambiente caldo e umido che favorisce la proliferazione delle muffe. Si tratta perciò di una soluzione che andrebbe evitata.

La gestione dell’insilato deteriorato

Può capitare che l’insilato si deteriori a causa dell’ingresso di aria. Tipicamente, le zone più a rischio sono la parte superiore e i lati del silo: a livello pratico si possono osservare e riconoscere odori nelle varie porzioni di insilato. Per mantenere costanti le performance degli animali, è necessario rimuovere le parti di insilato in deterioramento aerobico o deteriorato (ammuffito).

E’ consigliato smaltire e non stoccare in vicinanza della trincea, le parti eliminate, al fine di evitare continue ricontaminazioni del restante foraggio insilato.

È stato dimostrato che l’inclusione di insilato deteriorato in una razione riduce l’ingestione di sostanza secca e di conseguenza le performance produttive. Inoltre, alcune muffe comunemente presenti in questi casi, possono produrre micotossine, le quali causano problemi di salute ben più gravi. Agiscono provocando disturbi ruminali, problemi respiratori, e sono in grado inoltre di generare fenomeni di antibiotico resistenza, soprattutto in caso di una costante assunzione giornaliera, da parte degli animali, di piccole dosi di foraggio alterato.

Gli effetti della somministrazione di insilato deteriorato sull’assunzione di sostanza secca e sulla digeribilità complessiva della razione

 

Whitlock L.A., Wistuba T., Siefers M.K., Pope R.V., Brent B.E., Bolsen K.K. Effect of level of surface-spoiled silage on the nutritive value of corn silage-based rations. Cattlemen’s Day, 2000.

 

Alcuni inoculi per foraggio possono aiutare a migliorare la stabilità aerobica, oltre a prevenire i danni causati da lieviti e muffe. Per ulteriori informazioni sugli inoculi, fare clic qui.

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